THE ROAD IS LIFE
Jack Kerouac

Il ciclismo ti insegna a non abbassare la guardia mai. Ti frega o ti premia all’ultimo, come la vita.
THE ROAD IS LIFE
Jack Kerouac
Mentre sale la funivia, passano i pini in rassegna silenziosa. Questi posti di confine sono ancora incontaminati e quasi selvaggi, integri nella loro bellezza cristallina. La strada che si inerpica per il Monte Lussari lo chiamano “Il Cammino Celeste” e, come molti sentieri di montagna è un percorso dantesco che attraversa inferno e purgatorio per…
Continua a leggereLe pareti di roccia immense si ergono nel cielo striato di blu. Sento una voragine di nostalgia guardando quelle mute barriere coralline che un tempo erano sommerse dagli oceani e noi siamo quaggiù: negli abissi ci abbiamo costruito le case, le strade, guidiamo sui fondali come pesci che non hanno mai visto la luce. E…
Continua a leggereDal finestrino entra l’aria della montagna. La diga grigia del Vajont incastonata nella gola continua a vegliare le case ridenti nel sole, sopra quella surreale tomba di cemento si ammassano le nuvole grigie come se dovesse sempre arrivare una tempesta. Non credo che la luce nemmeno arrivi lassù, in un posto che è stato maledetto…
Continua a leggerePiccoli specchi a forma di pesciolino danzano alla finestra quadrata di un laboratorio dove un artigiano sta lavorando su qualcosa che mette riflessi ovunque. Ciao, dice il tipo. Caorle sembra un posto come tanti qui, il mare piatto, basso per chilometri. Invece basta fare tre passi di numero e sembra di essere proiettati direttamente in…
Continua a leggereC’erano dei giorni in cui mio nonno mi diceva di andare con lui al bar all’angolo ed io ero felice perchè mi lasciava bere il crodino. Non mi ricordo esattamente quanti anni avessi ma so che arrivavo a metà bancone. Il numero di volte che ho pensato a questo momento perso nel tempo è come…
Continua a leggereL’autogrill è deserto. Fuori c’è la Cisa con le nuvole basse e grigie gonfie di pioggia che scivolano giù dal Passo e avvolgono tutto come se al di fuori di questo quadrato d’asfalto non ci fosse più niente. Il ronzio costante di qualche led fa sembrare questo posto una scena di un film dove il…
Continua a leggereLa colza si mangia il guard rail mettendo larghe chiazze gialle a bordo strada, come se la natura non riuscisse più a stare nei confini che noi stolti abbiamo segnato per lei. Sul far dell’estate queste colline cambiano in maniera sconcertante, come se la vita si infondesse improvvisamente su un corpo esangue. Mentre guido verso…
Continua a leggereFrites narcotiche, praline fiorite e colazioni con vista sul canale. Ritornare a Bruges per quattro giorni è stato come passare attraverso uno dei quadri più surreali di Magritte. Tra ombrelli capottati, paste alla norma e scorci fiabeschi, ecco alcuni consigli non richiesti per vivere – a sfregio della pioggia battente – l’anima pittoresca di questo…
Continua a leggereLe bandiere sventolano nel cielo bianco, la gente cammina in pellegrinaggio su e giù per questa striscia di pavé che taglia i campi battuti dal vento. Nemmeno un cane si avventurerebbe quassù nelle sue scorribande, sicuramente preferirebbe la fiamma di un camino e un pomeriggio con la mano del suo padrone sulla testa.Eppure la gente…
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