Ieri, a Pian dei Resinelli, maggio sembrava essersi dimenticato di essere un mese primaverile. Tra il mare di nuvole lattiginose sopra Ballabio e le Prealpi lariane, minacciose contro un cielo grigio, si snodava il rettilineo di arrivo della quindicesima tappa del Giro d’Italia. La pioggia che rendeva gli alberi fradici e l’asfalto lucido, scivoloso, non…
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